PORTO DI PESARO UN "OSSERVATORIO" SUL NULLA PDF Stampa E-mail
 

Scritto da Ale DiDo Admin, 08-12-2010 18:21

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Pubblicato in : Attività Politica, Infrastrutture

Se qualcuno si era illuso che il Consiglio monotematico sul Porto di Pesaro poteva essere una buona occasione per focalizzare i problemi, per impostare un percorso per risolverli e per "imbastire" un progetto di rilancio, ne è rimasto deluso e, soprattutto, l'ipotesi di istituire un osservatorio sul porto, rischia di diventare solo uno specchio per allodole. In poco più di due ore di discussioni inconcludenti sono stati spazzati via oltre 10 anni di battaglie sul porto che non rendono giustizia né a chi le ha fatte, né ai residenti e agli operatori del porto, né, tanto meno, al Consiglio Comunale della passata legislatura.

Pensare che il Porto di Pesaro si trovi in questa situazione solo per "colpa di Idresia" è un grave peccato di superficialità, è banalizzare il problema e mette a dura prova l'intelligenza dei più; semmai il "caso Idresia" è solo la punta dell'iceberg. Per carità, riprendere l'osservatorio sul porto e applicare il "piano casa" del Governo Berlusconi sono un buon punto di partenza, ma se non vengono definite le cosiddette "mission", potrebbero solo risultare strumenti sterili. Un esempio per tutti: il passato osservatorio sul porto non ha mai relazionato in Aula di Consiglio o in qualche Commissione Consigliare, quindi ha operato senza scambio osmotico portando pochi contributi al dibattito politico e soprattutto per trovare soluzioni concrete. Sono convinto che se ieri il Presidente Matteo Ricci avesse partecipato ai lavori in Aula, avrebbe meglio compreso che la sua Provincia, una Comunità Felice, è ben lontana dalla realtà che si respira, in tutti i sensi, al Porto di Pesaro.

La nuova darsena è un problema reale, ma perché non ricordare che l'ultima realizzazione del porto "turistico" era già una incompiuta, e che in circa 30 anni non s'è fatto nulla altro che aspettare il divenire dei fatti; perché gli strumenti urbanistici di competenza del Comune non hanno concluso il loro percorso e iter progettuale e burocratico; come mai non sono state cercate alternative concrete al commercio degli inerti e, soprattutto, non si è voluto ascoltare l'esigenze dei residenti e degli operatori economici. Perché dimenticare in poco più di due ore di discussione tutti i problemi della viabilità portuale, i problemi del ponte del foglia e i soldi spesi eccessivamente, nonché la gestione dell'argine del Fiume Foglia; come è possibile sottacere sulla precarietà delle strutture portuali, della presenza di amianto sulle coperture di tantissimi capannoni e capannini, e una categoria, come quella dei pescatori, relegata come "relitti" in un'area terminale del porto senza alcuna struttura e senza nessun servizio; non è una vergogna?

Potrei continuare sulla riqualificazione urbana del Porto di competenza del Comune, ed della sua viabilità, oppure di come svincolare il nuovo porto turistico dalla darsena bloccata, oppure sul rilancio dell'attività produttiva o della salvaguardia della salute, ma devo fermarmi per non dilungarmi, ma i presupposti per la mozione di sfiducia al Sindaco ci sono tutti, è solo stata rinviata?

Ultimo aggiornamento : 08-12-2010 18:21

   
Figo: lo DIGO!
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