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Non mi sorprendono i dati relativi allo “stato di salute” dei giovani, e i dati sull’uso e abuso di alcool e droga; i giovani, in genere, non hanno altre alternative e le istituzioni devono fare di più. Il Comune di Pesaro investe circa 350-400.000 € per iniziative e proposte indirizzate ai giovani, tra progetti, centri di aggregazione e iniziative diverse; probabilmente occorrerà fare una verifica per valutare la ricaduta di questa attenzione se i risultati sulla popolazione giovanile sono quelli illustrati sulle pagine dei quotidiani. Una cosa è certa: le “chiacchiere” che si fanno in giro, tra incontri, convegni, seminari, lezioni ecc., soprattutto nelle scuole, per molti ragazzi, ma non per tutti, è un modo come un altro per evitare lezioni, interrogazioni, per assentarsi, farsi una spipacchiata fuori della scuola o al bagno ecc. I giovani, gli adolescenti hanno solo una possibilità per evitare le devianze in genere, non devono incontrarle e non devono frequentare ambienti o luoghi a rischio. Quindi rifiuto ogni possibilità che questo avvenga nelle scuole, e qui occorrono severità e fermezza da parte dei Dirigenti Scolastici, Insegnanti e Genitori, per l’ambiente extra scolastico, io introdurrei “l’obbligo” per un servizio di volontariato nelle innumerevoli associazioni presenti nella nostra città, oppure per lo svolgimento di attività sportiva di qualunque disciplina. Potrà sembrare un po’ coercitivo ma nell’esperienza educativa che ho svolto nell’associazionismo scout cattolico ho imparato che anche laddove si svolge un certo tipo di attività, è nel fare, nell’essere protagonista, nell’essere autore della propria esistenza, si trova la vera essenza per rispettare se stessi e gli altri in un processo di autoeducazione costante. Quindi meno chiacchere e più fatti sono una ricetta per aiutare i giovani a non cadere in queste trappole.
Ultimo aggiornamento : 21-05-2011 15:53
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