Per parlare dei rischi di sottomonte c’è sempre bisogno di un morto, di un incidente grave o dell’Ardizio che crolla, ma è possibile prevenire ed evitare tragedie come quella di Domenica scorsa? Lo vediamo tutti i giorni, su ambo i lati della Statale Adriatica, fino a Fosso Sejore, una fila continua di auto e moto parcheggiate, ma anche di notte, spesso, avviene la stessa cosa, con la differenza che la mancanza dell’illuminazione in quasi tutto il tratto fimo a Fosso Sejore, lo rende estremamente vulnerabile ed esposto a rischi di incidenti.

Già in passato si era discusso della pericolosità, della scarsa illuminazione notturna, dei comportamenti pericolosi degli avventori, della necessità di maggiori controlli e pattugliamenti, soprattutto di notte. Oggi, ieri per chi legge, il Prefetto ha convocato il coordinamento della sicurezza con tutte le forze dell’ordine, spero anche dell’esercito, ed ha fatto bene.

E’ giusto che motorini e biciclette vengano multati e rimossi se ostacolano la circolazione veicolare e pedonale, ma è altrettanto giusto usare lo stesso peso e la stessa misura laddove a rischiare è, addirittura, la vita umana, spesso per errori altrui. Non è possibile che vi siano estemporanee manifestazioni di polso duro, in Viale Trieste, e qualche volta sottomonte, di solito di giorno, e poi si faccia finta di nulla, soprattutto la sera e la notte, solo per compiacere gli amici di chi governa, inadeguatamente, questa città e pensa di risolvere il problema della “transumanza” in questo modo.

Abbiamo investito su una bellissima pista ciclabile illuminata, ebbene, la si utilizzi anche la sera stop! Aprite quei parcheggi sotto il monte, metteteli in sicurezza, fate una polizza assicurativa, fate firmare una liberatoria, fate qualcosa, ma apriteli almeno di giorno! C’è un servizio navetta al San Decenzio, ebbene, lo si potenzi o lo si faccia pagare, anche poche decine di centesimi, ma costerà sempre meno che di una multa o di una vita; cosa ne pensate?