DISCIPLINA DELL’OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO SALVAGUARDA IL DECORO? PDF Stampa E-mail
 

Scritto da Ale DiDo Admin, 25-11-2011 08:48

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Pubblicato in : Attività Politica, Attività economiche e commerciali

Il Comune di Pesaro, ha pronto il nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico; già c’è stato un rinvio della delibera in quanto non politicamente condivisa; Lunedì prossimo ritorna in Aula con almeno una quindicina di proposte di modifiche. Siamo sicuri di riuscire a venirne a capo?

Con il nuovo regolamento sull’occupazione del suolo pubblico, e per il decoro della città, scompariranno i gazebo, forse l’unico vero obiettivo dell’amministrazione comunale, però chi lo ha già “installato” lo dovrà smontare entro la fine del 2014. La superficie minima di 20 mq potrà essere coperta solo con ombrelloni di pari superficie, ma chi avrà più spazio a disposizione dovrà usare moduli di ombrelloni più piccoli. Si potranno installare “funghi” per il riscaldamento, o attrezzature per in rinfrescamento, peccato che le pareti frangi vento e gli ombrelloni non potranno essere collegati, vanificando in parte i benefici di questi strumenti.

Le fioriere non saranno solo di legno, ma potranno essere usati altri materiali, peccato che per zone di pregio, o per aree omogenee, non è stata prevista alcuna formula di uniformità di progetto per offrire ambientazioni di alto livello. Credo che conoscere il parere, a tal riguardo, del Consorzio del Centro Storico, così come della Associazione Salviamo il Centro Storico, sia molto importante e una vera opportunità. Un altro aspetto critico è la procedura per presentare le domande di occupazione di aree pubbliche. Infatti occorrerà dotarsi di tecnici abilitati che dovranno fornire al comune tanta di quella documentazione che alla fine il costo della pratica potrebbe rivelarsi oltre modo oneroso. Ma l’uso dell’autocertificazione e delle procedure semplificate per i cittadini, quando cominciamo ad applicarle? Se poi analizziamo il rispetto per le zone di culto, sono stati previsti 7 metri di distanza minima per poter allestire queste aree, ma dall’ingresso, non dal perimetro della chiesa ad esempio. La ritengo una disposizione offensiva quando è giusto garantire almeno 15 m di distanza come fascia di rispetto. Laddove vi siano situazioni già esistenti, e ininfluenti per la fruizione del luogo di culto, si può prevedere un principio di deroga. Insomma, un regolamento che forse occorre ancora approfondire e modificare.

Ultimo aggiornamento : 25-11-2011 08:48

   
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