COME DIFENDERCI DALLA CRISI ECONOMICA PDF Stampa E-mail
 

Scritto da Ale DiDo Admin, 08-11-2008 10:35

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Pubblicato in : Attività Politica, Attività economiche e commerciali

AUTUNNO CALDISSIMO SUL FRONTE ECONOMICO Un rimborso agli utenti degli utili ricavati dalla ex municipalizzata ad esempio, oppure chiedere ai supermercati o negozi di preparare un paniere di generi alimentari essenziali, tipo pane, pasta, latte, pomodoro, un etto di prosciutto ed altro, scegliendo tra le offerte e i prezzi più convenienti e preparando un pacco ad hoc al miglior prezzo: due proposte per le famiglie in difficoltà.

Ormai i segnali sono inequivocabili: l’economia è ferma, la crisi finanziaria è sotto gli occhi di tutti e la recessione è ormai conclamata, gli stipendi sono fermi e il potere di acquisto delle famiglie si è ridotto notevolmente; il prezzo per l’energia è ormai ai massimi storici e stenta a scendere nonostante il calo del petrolio, le bollette, non solo quelle energetiche, sono in costante e continuo aumento; l’inflazione, nonostante il calo dei consumi, aumenta, presto molti lavoratori dipendenti di Aziende private, rischiano il posto di lavoro per la crisi, sia mondiale, ma soprattutto quella locale, che attanaglia l’economia; se poi vogliamo aggiungere il terrorismo internazionale, l’instabilità politica e il problema dell’inquinamento, sembra di descrivere quello che era lo scenario dell’Italia, ma nel mio caso voglio parlare di Pesaro, degli anni ’70, non per nulla chiamati gli “anni di piombo”.

Per quanto sopra descritto ritengo che anche sul piano locale occorra non sottovalutare la crisi, e più in generale quello che è lo stato sociale della nostra collettività.Penso che questo autunno sarà veramente “caldo” ,uno di quelli che non ce lo scorderemo, non dal punto di vista climatologico, ma dal punto di vista della tenuta dell’economia e della forza lavoro.

Già prima di questa estate alcune avvisaglie si erano sentite, ma se vogliamo sono alcuni anni che la “crisi” comincia a sentirsi e non si aspettava null’altro che passasse, tenuto conto che ormai si era toccato il fondo. Ma così non era. Anche l’aumento spropositato delle materie prime, anche dei generi alimentari sugli scaffali, che prima non avevano dato segni così evidenti di squilibrio, hanno spiazzato molti economisti ed esperti di settore, non solo; il caso dei mutui e delle insolvenze non sono esperienze solo d’oltreoceano, anche nel nostro territorio queste situazioni risono verificate.

Francamente penso che solo oggi ci siamo resi conto dell’impotenza del potere di acquisto dell’ €uro. Non voglio fare il disfattista, ma fino ad oggi siamo riusciti a compensare la perdita di valore degli stipendi, con i pochi “spiccioli” che si erano risparmiati in passato, ma ora i “soldi sono finiti”.

I conti mensili, sono presto fatti: una famiglia di quattro persone con due stipendi per un totale di circa 2000 € al mese, sottraendo un affitto di non meno di 600 € o un mutuo di 30 anni di 800 € , un condominio di almeno 100 € , rimangono circa 1200 – 1300 €. Se sottraiamo una media di circa 150 – 200 € di bollette e servizi al mese, rimangono circa 1000 €, e  se a questi si sottraggono i costi relativi o all’asilo, alla scuola, allo sport, musica, oppure se sono più grandi per altre attività o paghette varie, occorre sottrarre almeno altri 200 € al mese, e siamo arrivati a 800 € ; aggiungiamo i costi della macchina e teniamo conto di un solo mezzo, tra bollo, assicurazione, mettiamo pure che sia a metano, ti partono almeno 100 € al mese tenuto conto di tutto tranne che dell’acquisto, bollo assicurazione, tagliando, e siamo arrivati a 700 €.

Se poi vogliamo farci una pizza al mese tutti insieme e un dolcetto qualche domenica di festa, ti partono altri 100 €. Rimangono a disposizione 600 € che, se divisi per le 4 settimane mensili diventano 150 € che diviso per 7 gg , per i componenti della famiglia e per i 3 pasti arriviamo alla bellezza di 1,78 € a pasto a testa . Siamo sull’orlo della miseria, tenuto conto che un caffè è arrivato ad 0,90, che un pasto alle scuole materne è di circa 5 € . In questo conteggio non sono stati calcolati i costi per il vestiario, per l’igiene e la cosmesi personale, la cultura o l’informazione e tante altre spese varie. Ritengo che questa riflessione torni anche all’interno del Consiglio Comunale per approvare alcuni provvedimenti, Forse può sembrare una esagerazione, ma la situazione non è per nulla semplice.Aprire un dibattito in tal senso può farci riflettere su quelli che possono essere alcune strade da percorrere anche condividendole in ambiti più ampi. Ad esempio cercando punti di incontro nelle scuole tra le famiglie, oppure nelle Aziende pesaresi più grandi, insomma di proposte possono essere molteplici.

Ultimo aggiornamento : 31-08-2010 11:43

   
Figo: lo DIGO!
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Tags : Attività Politica, Attività economiche e commerciali, COME DIFENDERCI DALLA CRISI ECONOMICA


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