Apostrofare la maggior forza politica di opposizione in città, il P.d.L., così come ha citato il segretario comunale del PD Daniele Vimini, oltre a non fargli onore, dimostra tutta la debolezza, e nervosismo, del PD locale, così come avviene a livello nazionale. In una analisi attenta, il nervosismo e la debolezza, sarebbero anche giustificati, ma reagire infamando a destra e a manca, così si dice da noi, ci porta solo vantaggi a noi.
E' chiaro che con la scesa in campo dell'ultimo candidato, aver inglobato una lista civica che fino a ieri si definiva di opposizione, o di alternativa allo stesso Ceriscioli, aver altre liste di sinistra che si pongono in opposizione all'ex strapotere del PD locale, per il povero segretario comunale del PD non sono momenti per dormire sonni tranquilli. Lo spettro del ballottaggio, per il PD, si fa sempre più concreto e tutto ciò che era consolidato ora sembra sgretolarsi o almeno incrinarsi.
Nel centro destra non si "naviga nell'oro", né sarei così stolto a sbandierare ottimismo e unitarietà, facendo proselitismi che non mi appartengono e fuori luogo. Però c'è un'aria nuova, c'è una consapevolezza che nel lavoro costante, nelle proposte nuove, nel presentare progetti innovativi, la gente ti ascolta e ti segue.
Ovunque il nostro candidato P.d.L , Piergiorgio Cascino, si presenti e gli sia dato la possibilità di esprimere il suo pensiero e il suo progetto, ottiene consenso e appoggi. Per noi in questo momento è più importante concentrarci su ciò che ci accomuna con chi si dichiara alternativo all'attuale potere monocolore, piuttosto che alimentare divisioni. E' vero che il consenso si ottiene anche attaccando chi in fondo la pensa come te, ma è fine a se stesso, e nel centro destra questo non sta accadendo, almeno in questa fase. Anche chi cerca di seminare zizzania, una volta smascherato, non fa altro che rafforzare il gruppo che in queste settimane cerca di presentare ai cittadini proposte concrete alternative. E diciamolo con chiarezza, ai nostri cittadini delle questioni dei partiti e delle coalizioni non importa nulla. Ai cittadini importa che si risolvano i problemi della città, che sia dato slancio all'economia locale e che i più deboli non vengano abbandonati.
Poi se ci sono 400 o 600 candidati alla gente poco importa, noi guardiamo i fatti e alle persone che hanno lavorato fino ad oggi per la città e non per se stessi o per il partito.