Se in numero di CON 95 mi ha indotto a chiederne la chiusura per la forte strumentalizzazione che l’Amministrazione Comunale fece riguardo il bilancio e i trasferimenti dello Stato, con il numero 96 grido al ridicolo. In questo ultimo numero si parla di ambiente, ebbene, assistiamo all’ennesimo spot demagogico del Sindaco e della sua Giunta incompetente. In questo numero nessuno cita al grande disastro ambientale che assisteremo con la terza corsia dell’autostrada, e nessuno cita la complicità di chi vuole un 2° casello, o casellino, in un’area all’interno della città, la peggiore che si poteva scegliere, ovvero in una buca a Santa Veneranda a 50 metri dalle Torri di Mulazzani, all’abitato di Santa Veneranda stessa e nella area ex Berloni. Vergogna!Vergogna a chi non ricorda le colate di cemento di pessima fattura già avvenute e che dovranno avvenire nei prossimi mesi e anni. Non solo. Come mai l’amministrazione non si ricorda mai di tutti i problemi del porto, della sua viabilità e dell’inquinamento; come mai non ricorda che abbiamo intere colline che stanno per franare, perché non ricorda che abbiamo una Statale Adriatica che attraversa e divide i due una città, perché non ricorda che esempi costruttivi come il Lungo Foglia, le 5 Torri, il Villaggio edile, con una forte incidenza di parchi, giardini e alberature, oggi non sono più proponibili per una mera questione di costi di manutenzione. Oggi, quando si concedono le edificazioni, lo standard verde è assicurato con i frustoli di verde, con le aiuolette a bordo strada o marciapiede, con prati in aree in abbandono o marginali. Vergogna! Quando si spendono oltre 850.000 € di costi per l’energia elettrica, e pensare a quello che oggi si vuole sbandierare per innovativo, quando da anni si poteva cominciare a farlo, è il massimo dell’ipocrisia. La stessa interquartieri, costata un occhio della testa, quella del cittadino, una lingua di cemento che divide ancora una volta la città, poteva essere evitata se 10 anni fa si fosse lottato per l’arretramento dell’autostrada. Non c’è una pista ciclabile, esclusa quella in spiaggia, più lunga di 1 km, 1,5 km; Villa Fastiggi, l’area della bio architettura non hanno collegamenti ciclabili; Il Fiume Foglia è ancora per il 40% una fogna a cielo aperto, gli argini del fiume, il famoso parco fluviale, non sono altro che sterpaglie tagliate due volte l’anno. Insomma, potrei continuare a lungo ma non voglio essere polemico, quello che chiedo è obiettività e far emergere le carenze per poi cercare le soluzioni condivise. Oggi, per chi ha occupato questa città da oltre 65 anni, si poteva chiedere di più per una maggiore attenzione all’ambiente e rispetto del patrimonio che si era riusciti a tramandare. Quello che è successo nell’area ex AMGA al Benelli, è l’icona realistica dell’Amministrazione Comunale in fatto di ambiente. Complimenti per davvero!
Ultimo aggiornamento : 31-08-2010 11:30
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