CARO SINDACO BASTA CON LA PROPAGANDA OCCORRONO FATTI PDF Stampa E-mail
 

Scritto da Ale DiDo Admin, 13-08-2011 08:43

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Pubblicato in : Attività Politica, Attività economiche e commerciali


Essere un porto Statale non ha portato nessun vantaggio a Pesaro negli ultimi 30 anni, la dimostrazione è che il nostro porto sembra più da terzo mondo che di un Paese da 8° potenza mondiale. Il Comune di Pesaro ha le sue responsabilità che il Sindaco vuole nascondere o far finta di nulla. Il Porto non è solo la nuova darsena!

Grazie al Governo Berlusconi arriveranno altri finanziamenti per il nostro martoriato porto, speriamo anche che tutto il secondo stralcio per concludere i lavori siano sufficienti per dire fine a questa lunghissima vicenda che dura da oltre 10 anni. Ma il Sindaco non può essere soddisfatto se il trasporto degli inerti da Calata Caio Duilio, li trasferisce su Strada Tra i due Porti perché verrà conclusa la nuova darsena; è evidente che non si rende conto in quale condizioni si trovi attualmente la strada.

Il Sindaco si lava la coscienza scaricando la competenza del porto solo sullo Stato; ma la questione della salute dei cittadini del porto, ma non solo, dell’inquinamento atmosferico è di competenza dello Stato o del Comune e in particolare del Sindaco?

Anche la questione del piano regolatore del porto e della viabilità dell’area portuale è del Sindaco e del Comune, come può scaricarlo sulle spalle dello Stato?

Non a caso sulla riqualificazione di Viale Trieste di Ponente, e della sua pedonalizzazione, ancora nulla è stato deciso, e lo studio della nuova viabilità e dell’urbanistica, dipendono dal Comune, quindi lo Stato non centrano nulla.

La questione dell'attività di scarico e trasporto degli inerti, alla luce della riaperture di cave d'estrazione dislocate nella provincia, e di conseguenza la riduzione di questa attività è competenza dello Stato o degli Enti Locali? Perché il protocollo d’intesa, fatto dal comune, per l’attività di scarico degli inerti, spesso non è rispettato e non ci sono i vigili, o le autorità marittime, a controllare? In questo caso il controllo lo deve fare lo Stato?

Anche costituire un coordinamento tra Osservatorio e i soggetti economici e rappresentativi presenti all'interno dell'ambito portuale: Consorzio del Porto, Comitato Cittadino del Porto, Associazioni economiche, Club Nautico, Lega Navale, Cooperativa dei Pescatori e tutte quelle realtà Associative che orbitano all'interno dell'ambito portuale deve essere una proposta che parte dal Comune e dal suo Osservatorio.

Pensare di offrire ai pescatori condizioni di lavoro più umane, dignitose, di sicurezza e di igiene non è anche di competenza del Comune?

Caro Sindaco, maggiore umiltà e più concretezza sono virtù che oggi ormai pochi hanno!


Ultimo aggiornamento : 13-08-2011 08:43

   
Figo: lo DIGO!
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