UN ADDIO DI GRANDE SOFFERENZA PDF Stampa E-mail
 

Scritto da Ale DiDo Admin, 11-03-2008 23:41

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Pubblicato in : Attività Politica, Politica

Se Casini ha dato un grande scossone al partito e alla coalizione non si può dire altrettanto del partito a livello pesarese, il quale, anziché preoccuparsi delle "fughe" o perlomeno di contenerle, ha pensato di andare avanti come se nulla fosse e senza interpellare i propri eletti. Se qualcuno ha lasciato l'U.D.C. motivando la sua decisione sulle scelte errate di Casini, personalmente aggiungo a questa motivazione quella della totale latitanza del partito pesarese. Tutti sanno che in tempi non sospetti, ovvero al Congresso Nazionale del partito, almeno 4 mesi fa, io feci parte della Linea Politica di Carlo Giovanardi votandolo come Segretario in alternativa a Cesa. Quindi se ci fosse stato qualcuno che avrebbe dovuto lasciare il partito per primo, il sottoscritto lo avrebbe potuto fare in qualunque momento e senza aspettare ordini da nessuno, tanto è vero che altri prima di me, anche insospettabili, hanno lasciato l'U.D.C., senza neppure preavviso. Questo inciso è per le male lingue e alle cassandre della politica, che a livello locale, poi, sono anche patetiche e di basso profilo.

Personalmente non avrei voluto lasciare il partito in questo modo né tanto meno alla vigilia di una tornata elettorale, che due anni fa mi ha visto Candidato alla Camera. Non solo, dissipare un duro lavoro di tre anni che ha portati risultati eccellenti per il partito pesarese e per il sottoscritto mi sembrava un vero peccato e in particolare su Pesaro:

- ANNO 2004, elezioni comunali, U.D.C. 2,48 % circa 1000 voti - 165 preferenze al sottoscritto;

- ANNO 2005, elezioni regionali, U.D.C. 4,01% circa 2000 voti - 518 preferenze  al sottoscritto, più che triplicati e con tanti altri validi candidati;

- ANNO 2006, politiche U.D.C. 6,96% VOTI 4300 non c'erano le preferenze ma anche il sottoscritto era candidato e ha lavorato e creduto tantissimo.

Il merito si capisce è di tutti, ma non possiamo neppure negare che, se c'è stata una situazione per la quale in questi tre anni siamo cresciuti più del 150% e tutte le volte sono stato candidato e ho lavorato sempre come da sempre ho lavorato, una ragione ci sarà.

Oggi, rischiare di perdere questo patrimonio per l'inerzia del partito locale, per gli attacchi personali e l'indifferenza da parte del nazionale che non ha consultato neanche gli Amministratori Eletti, sono delle ragioni in più per aderire ad un progetto più ampio che: semplifichi il quadro politico nazionale, dia forza alle proprie ragioni in un contenitore più ampio, anziché scannarsi per le poltrone in un "partitino". Ho creduto veramente che in questo partito si potesse dare voce alle proprie ragioni e tener vivida la memoria di valori e ideali che sembrano ormai persi. Alla fine ti accorgi che ciò che interessa è solo la conquista di una poltrona o la conquista di una percentuale elettorale, solo successivamente si pensa ai valori. Per questo credo che le mie battaglie le porterò dentro il futuro Partito del Popolo delle Libertà, attraverso la linea di Carlo Giovanardi Popolari Liberali nel rafforzare la componente cattolica. Questa è la mia nuova sfida. Portare il mio Bagaglio Valoriale dentro un nuovo Partito Pluralista e, spero, rispettoso delle idee e ragioni altrui. Continuare la ghettizzazione in un partitino che in questi anni, nonostante il buon risultato elettorale, non ha saputo, o voluto, riunire un popolo che ha fame di Valori e Ideali ispirati alla Dottrina Sociale della Chiesa, è stato un vero delitto. Un partito che si richiama al popolo del family day, ma  capace solo di dividersi in tre, un partito che nasce solo con alchimie elettorali o di leadership,  non capace di catalizzare l'attenzione neppure dopo la creazione del Partito Democratico a sinistra, non merita più  la mia partecipazione e  il mio spirito di  abnegazione, peraltro criticato a livello locale. Quindi la mia scelta è molto più profonda, motivata e quindi sofferta rispetta ad altre. Non mi illudo che con il nuovo partito tutto sarà più facile, però c'è la certezza che ci sarà un confronto, ed anche uno scontro, probabilmente, più ampio. C'è la certezza però che  ti possa fare crescere ed avere una interfaccia con le realtà locali più ampia, e, soprattutto, per far crescere quella componente Cattolica che sia di moderazione, di ragionamento ed esaltazione valoriale. Potrei continuare a lungo ma non serve, un saluto e un ringraziamento a quanti in questi anni mi hanno aiutato e mi hanno voluto veramente bene, e , come nelle migliori tradizioni partitiche, non sono tra i tuoi "compagni di partito". In particolare voglio ringraziare tre donne: Anna Maria Sartini, Mara Ceccarelli, del Comitato del Porto e Tiziana Fuligna del Comitato di Via Belgioioso, tutte conosciute dopo la mia elezione e che mi hanno insegnato come tenacia, caparbietà e competenza siano un patrimonio più diffuso di quanto si possa pensare, con le quali mi auguro di poter continuare a collaborare,non per un mio tornaconto personale, ma per il bene della città. In ogni caso auguro buona fortuna a tutti e rimango a disposizione di tutti gli amici anche dell'U.D.C.

Ultimo aggiornamento : 31-08-2010 11:37

   
Figo: lo DIGO!
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Tags : Attività Politica, Politica, UN ADDIO DI GRANDE SOFFERENZA


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