VARIANTI ALLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE INTEMPESTIVE PDF Stampa E-mail
 

Scritto da Ale DiDo Admin, 30-03-2009 16:17

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Pubblicato in : Attività Politica, Infrastrutture

E il Sindaco ne combina un'altra delle sue: Lunedì in Aula verranno presentate alcune varianti alle Norme Tecniche di Attuazione che hanno solo il sapore elettorale e non contestualizzate in una rivisitazione complessiva, delle norme stesse.

Queste azioni dimostrano ancora una volta la scarsa propensione ad una progettualità e ad una pianificazione del territorio consone al cambiamento, e rispondente alle esigenze dei tempi moderni. In commissione avevamo chiesto che le varianti non venissero depositate per poterle esaminare con dovizia di particolari e, soprattutto, per avere un quadro di insieme più completo ed omogeneo e canalizzato verso un indirizzo ben preciso.

Il dirigente aveva la necessità di farlo perché tra circa un mesetto il Consiglio Comunale si riunirà solo per la straordinaria amministrazione, quindi le varianti si sarebbero semmai discusse e approvate da Settembre in avanti con la nuova Giunta, dilatando i tempi di approvazione. Ed allora ci domandiamo: "come si motiva la fretta?"

Non è la questione tecnica che ci interessa affrontare in questo momento, ma quella politica, soprattutto collegata alla stagione elettorale imminente.

Vietare la realizzazione di miniappartamenti in centro storico, vietando il cambio di destinazione d'uso dei locali a piano terra, poter convertire un vecchio mulino rurale in abitazione, piuttosto che una chiesetta abbandonata e diroccata in un loft, imporre 45 mq minimi di superficie utile calpestabile, oppure poter realizzare serre su, non sono interventi che sconvolgono la vita, ma non si riesce a dedurre la ratio dell'urgenza di tali provvedimenti, così come proposti, scollegati e disomogenei tra loro. Ad esempio: in questi 5 anni in Aula non si è mai parlato di territorio rurale o di interventi in agricoltura, nonostante le continue insistenze a stanziare piccole risorse finanziarie per modesti interventi in questo settore, oggi, in materia urbanistica, ci chiedono di modificare la destinazione di manufatti rurali in altre destinazioni, anche non legate al territorio agricolo, oppure di poter allestire serre senza vincoli di comparto, quando i vivaisti, da sempre, chiedono di poter regolamentare l'attività, integrandola, anche con la realizzazione di punti vendita più modulabili che oggi non sono previsti.

Ecco perché chiederemo il ritiro di queste varianti fino a quando non si è lavorato con metodo e razionalità in quanto incideranno sul tessuto sociale del nostro territorio comunale e non vogliamo che accada inconsapevolmente.

Ultimo aggiornamento : 31-08-2010 11:28

   
Figo: lo DIGO!
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Tags : Attività Politica, Infrastrutture, VARIANTI ALLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE INTEMPESTIVE


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