Sulla vicenda del porto di Pesaro occorrerebbe un mozione di sfiducia al Sindaco e alla Giunta, se non altro come atto politico di responsabilità e presa di coscienza. Aver interpretato la struttura portuale pesarese come un "corpo estraneo" alla città, e della sua vivibilità ha portato a questo risultato.

Correva l'anno 2004 quando proposi una Commissione Speciale sul Porto, appoggiata da molti esponenti politici anche della maggioranza e dal Comitato stesso del Porto, per poi essere successivamente bocciata miseramente perché "il fatto non sussiste", al porto va tutto bene è tutto sotto controllo.

Oggi, a sei anni di distanza, tutto è rimasto come prima, anzi le cose sono peggiorate, ma per il Sindaco e la Giunta va tutto bene! Va tutto così a "gonfie vele" che anche la richiesta di ricostituire "l'osservatorio del porto", a distanza di almeno due mesi, nulla si è concretizzato.

Ricordo a me stesso, e ai cittadini, che l'Osservatorio sul Porto è stato un ripiego alla proposta bocciata della commissione, che ha funzionato un paio di anni fino al Comandante Caligiore, poi, anche in questo caso, si è miseramente "insabbiata". Ecco dimostrata l'inconsistenza della nostra maggioranza che sulla portualità pesarese non ha ben incanalato le risorse politiche e umane necessarie ad affrontare i problemi che scaturivano di volta in volta. La scusa buona è sempre stata che nel porto di Pesaro "comanda" la capitaneria.

Alla fine dei conti la provocazione che feci di nominare un COMMISSARIO PER IL PORTO CON POTERI SPECIALI, nella figura di BERTOLASO, non era poi così peregrina e i fatti mi danno ragione. Non escludo che chiederò ufficialmente al Coordinatore Prov.le del P.d.L. Alessandro Bettini di farsene carico e di invitare un esponente del Governo a verificare quello che sta succedendo al porto di Pesaro.

Nel frattempo chiedere anche una audizione in Aula, o in Commissione Consigliare, del Comandante della Capitaneria di Porto per illustrarci la situazione dello "stato dell'arte", anche in questo caso, sarebbe un atto dovuto. Ciò che non riesco a comprendere sono alcune dinamiche amministrative: ma al governo della città c'è una maggioranza che ha un programma serio da realizzare, oppure l'agenda politica deve redigerla l'opposizione?